Secondo l’Istituto superiore di Sanità, in Italia il 29,8% dei bambini non risulta normopeso, bensì:
- 20,4% sovrappeso
- 9,4% obeso, di cui il 2,4% gravemente obeso
I risultati sono frutto del sistema di sorveglianze sul sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole primaria (6 – 10 anni) e i fattori di rischio correlati, denominato “Okkio alla Salute“, nato del 2007, promosso e finanziato dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione.
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Portogallo, Italia, Grecia e Spagna detengono il record di bambini sovrappeso e obesi in Europa, secondi solo agli Stati Uniti.
Un dato che sorprende, dal momento che proprio la dieta che porta il nome dello specchio d’acqua che separa la Sicilia dal Nord Africa è considerata la più equilibrata e sostenibile, anche sul piano ambientale.
Eppure, purtroppo, la dieta mediterranea, riconosciuta come la migliore dieta al mondo (Patrimonio dell’ UNESCU) risulta ormai abbandonata! L’«occidentalizzazione» dei consumi è considerata la più probabile causa di questo mutamento.
La maggior parte dei paesi europei, Italia compresa, non fa abbastanza per impedire che i bambini e i ragazzi vengano bombardati da pubblicità di «junk food», cioè alimenti ad alto contenuto di grassi, sale o zucchero che aumentano il rischio di obesità e, alla lunga, di problemi di salute anche più gravi, condizionando soprattutto l’ immagine del proprio corpo.